APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI OHM
La legge di Ohm esprime la relazione tra l’intensità di corrente, il resistore e la d.d.p nei conduttori cosiddetti ohmici. La resistenza che oppongono al variare della corrente e della tensione applicata, rispetto ai conduttori non ohmici, rimane invariata. Seguono pertanto la legge di ohm con la formula I=V/R. E’ evidente che la caduta di tensione ai capi di una resistenza è direttamente proporzionale a R e alla corrente che la attraversa.
In Fig.1 uno schema rappresentativo di alcuni simboli elettrici, l’unità di misura e il calcolo della tensione da un nodo A a un nodo B. Per convenzione è illustrato il verso della corrente erogato dai generatori di corrente e tensione. Allo stesso tempo il verso opposto, al passaggio della I, della caduta di tensione ai capi della resistenza R.
LEGGE DI OHM GENERALIZZATA
Una delle difficoltà maggiori, nell’analisi dei circuiti, è la determinazione del calcolo della tensione tra due poli (Fig1). Qui ci viene in aiuto la legge di Ohm generalizzata. Cioè “La tensione applicata tra due poli è uguale alla somma algebrica delle fem che agiscono e le d.d.p ai capi delle resistenze” (Fig.2). Scriviamo l’equazione con l’ausilio del diagramma ai nodi e, convenzionalmente, applichiamo un verso orario o antiorario. Da notare che per il calcolo di VAB il verso della freccia è rivolto verso A.
Avremmo anche potuto calcolare la d.d.p tra il nodo B e A, cioè VBA. In questo caso si invertirebbe il verso nello schema ma il processo di calcolo è lo stesso (Fig.3). Infatti l’equazione, nonostante sia invertito il nodo per il calcolo di d.d.p tra A e B e il verso antiorario nel diagramma, è di segno opposto ma identica nel valore assoluto.
Se cortocircuitiamo i nodi A e B la d.d.p ai loro capi è chiaramente identica (Fig.4). Pertanto il circuito è rappresentato da un unica maglia. Attribuendo un verso orario per l’analisi, il risultato ci darà come soluzione che E=VR.
Classe 1964. Laureato in Ingegneria Informatica e Biomedica