La Galassia del “Libero Arbitrio”
Da sempre ci si chiede se il nostro modo di agire sia davvero libero e incondizionato o sia una presunta consapevolezza delle nostre capacità elaborative e delle relative conseguenze. La questione filosofica sul libero arbitrio si intreccia con espressioni o movimenti, per citarne alcuni, di matrice religiosa, politica, sociale, morale e scientifica.
Nel concetto di responsabilità ciascuno deve rendere conto delle scelte personali, in condizioni di libertà e di libero arbitrio. Ma questo è il punto !! Il nostro libero arbitrio è solo un’illusione di libertà? Il tema è sempre stato centrale e la storia ci tramanda pensieri differenti. Nel pensiero medioevale il principio era dominato dalla angosciosa mediazione dell’esistenza del Dio buono e la presenza del male. Per i dottori della Chiesa la capacità di autodeterminazione nell’uomo non poteva essere minata da condizionamenti sociali.
In seguito alla riforma protestante della Chiesa, prese corpo la dottrina della predestinazione. In sostanza nessuno è libero di scegliere tra il bene e il male perché il destino é già segnato. Facendo un salto ulteriore nel tempo si svilupperà la corrente di pensiero dell’esistenzialismo. L’essere é posto al centro delle sue scelte e possibilità innanzi a Dio, l’esistenza è in bilico tra l’angoscia e il libero arbitrio. L’angoscia dunque è anche un sentimento del libero arbitrio, perché il fallimento potrebbe essere una possibile conseguenza della scelta.
L’uomo, é condannato alla libertà. Poter scegliere tra un’infinità di alternative lo angoscia e lo terrorizza. Libertà e obbligatorietà!
Nei primi del novecento un approccio psicologico diverso mette in discussione il libero arbitrio. Nel comportamentismo vengono posti nella lente di ingrandimento della comprensione la relazione tra stimoli ambientali e risposte comportamentali dell’individuo. Il condizionamento subìto, secondo questa corrente sperimentale, influenzerebbe le nostre attitudini personali nelle decisioni.
Ma l’obbligo è inconscio?
Nonostante i progressi notevoli nell’ambito delle neuroscienze e scienze cognitive, una teoria scientifica condivisa con filosofi e altri scienziati sul libero arbitrio non esiste. Tra visioni della realtà determinate e indeterminate, tra correlazioni di comportamento umano e attività celebrale, il libero arbitrio è un quesito su cui ancora non si hanno risposte certe. Troppi lati sconosciuti ci sono in merito ai meccanismi dell’attività celebrale della coscienza così come l’attività inconscia che sarebbe la causa delle nostre azioni.
Libero Arbitrio: tra illusione e realtà
Classe 1964. Laureato in Ingegneria Informatica e Biomedica